I find a deep meaning in working with raku. This journey teaches me to respect the passage of time, shows me how much attempts, evolution and persistence are essentials, just as we should be able to face life and all its surprises.

 
 
 

I create Raku ceramic sculptures, an ancestral Japanese technique closely linked to the Zen philosophy. The intuitive approach to the material allows me free access to tradition, through a minimal and symbolic interpretation of nature’s poetical forms. I always look for a balance in my sculptures, an essence between full and empty, light and shadows. I leave space for a total spontaneity in the composition of my creations, creating an emotional bond with the clay, and then letting myself being carried away by it, evolving through an intuitive and almost primitive process. The Raku technique that mixes together earth, fire, water and ashes involves me in a dance between the primary elements and leads me to accept the unexpected and the ephemeral. The result is a conscious collaboration between me and the matter, in an open creative practice, whose sculptures are always new and unexpected.

 

 
 

Trovo un profondo significato nel lavorare con il Raku. Questo viaggio mi insegna a rispettare il tempo, mi mostra come i tentativi, l’elaborazione e la persistenza siano inesorabilmente necessari, esattamente come noi dovremmo essere in grado di affrontare la vita e le sue sorprese.

 

 
 

Creo sculture in ceramica Raku, una tecnica ancestrale giapponese strettamente legata alla filosofia Zen. L’approccio istintivo al materiale mi consente un libero accesso alla tradizione, che si traduce in una interpretazione minimale e simbolica delle forme poetiche della natura. Nelle mie sculture ricerco sempre un equilibrio nell’essenzialità, tra pieno e vuoto, luce e ombra. Lascio spazio alla totale spontaneità nel processo di composizione delle mie creazioni. Il mio lavoro si concentra sulla materia prima, con la quale creo un legame emotivo, per poi lasciarmi trasportare completamente da essa ed evolvere istintivamente, modellando forme a colombino. È la materia che mi guida ogni volta, attraverso un processo intuitivo, primitivo e forte. La tecnica Raku mi coinvolge con forza nella danza tra gli elementi primari, mi porta ad accettare l’imprevisto e l’effimero, attraverso ai materiali e alla loro tendenza a deteriorarsi. Il risultato è una consapevole collaborazione tra me e il medium in una pratica creativa aperta, le cui opere sono sempre inedite e inaspettate.